
DOMANDE FREQUENTI
Domande frequenti che tipicamente ci sono state poste nella nostra esperienza lavorativa, riguardo i nostri prodotti per il trattamento aria, nello specifico deumidificatori, umidificatori e barriere a lama d’aria. Clicca sulla domanda a cui sei interessato per leggere la risposta. Se non dovessi trovare la domanda/risposta o hai qualsiasi dubbio, non esitare a contattarci!
Umidità relativa e assoluta: cosa sono?
Per umidità si intende la quantità di vapore acqueo presente nell’atmosfera. Il vapore acqueo proviene dalle varie fonti d’acqua che evaporano in continuazione con trasferimento all’aria. Esistono tre situazioni diverse per definire l’umidità:
- umidità assoluta – si indica il peso del vapore in grammi nell’unità di volume considerata espresso in metri cubi;
- umidità specifica – si indica il rapporto tra il peso del vapore e il peso dell’aria secca, in un certo volume considerato. L’umidità specifica viene misurata in g/kg e, pertanto, risulta essere poco immediata e pratica nella descrizione della quantità di vapore, per ottenere il valore in percentuale è sufficiente dividere il valore per 10 (è prima necessario trasformare i grammi in kg e poi moltiplicare il tutto per 100);
- umidità relativa – è un valore molto importante, in particolare indica il rapporto in percentuale tra la quantità di vapore contenuto da un certo volume d’aria e la quantità massima di vapore (saturazione) che lo stesso identico volume d’aria può contenere alle stesse condizioni di temperatura e pressione.
La determinazione della quantità di vapore d’acqua contenuta nell’aria è di fondamentale importanza sia per gli esseri viventi sia anche per il mantenimento, immagazzinamento di prodotti o materiali. La % di vapore acqueo contenuta nell’aria è inoltre di fondamentale importanza per una grande quantità di processi di produzione o trasformazione di materiali sensibili.
Lo stato di conservazione di molte sostanze dipende dalla presenza di quantità più o meno grandi di vapore nell’ambiente; come noto anche il benessere delle persone e degli animali dipendono dalla quantità di vapore presente nell’aria.
Per detti processi può essere necessario conoscere l’umidità assoluta, oppure l’umidità relativa, definita come il rapporto fra la massa di vapor d’acqua esistente in un certo volume dell’ambiente e la massa che dovrebbe esservi, nelle stesse condizioni, perché il vapore risultasse saturo.
Quali danni provoca un eccesso di umidità?
- Danni estetici: Macchie ed aloni di umidità, muffe, scrostamento di tinteggiature, efflorescenze saline.
- Danni alla salute: L’eccesso di umidità nell’ambiente e le muffe sui muri provocano patologie respiratorie ed allergie croniche.
- Danni economici: Costi di riscaldamento eccessivi, continuo rifacimento degli intonaci, mobili rovinati, ecc.
Qual è la corretta umidità da mantenere nelle camere di bimbi e neonati?
Per la cameretta di un bambino, oltre al benessere psico-fisico, bisogna tenere conto anche il livello di salubrità della stanza. La temperatura ideale si aggira intorno ai 20°C, e comunque non deve mai scendere sotto i 18 o salire troppo sopra i 22, soprattutto in estate. È consigliata una temperatura tra i 20 e i 22°C. Il livello di umidità nell’aria dovrebbe mantenersi intorno al 50%, con oscillazioni che variano fra il 40% e il 60%. Un ambiente troppo umido, favorisce la comparsa di muffe e funghi, ritenuti responsabili, come tutti i microrganismi batterici, di allergie e problemi respiratori. Il clima ideale dovrebbe avere una temperatura di 18-20°C e umidità del 55-60%.
Qual è l’importanza dell’umidità per il benessere personale?
Nel corso della giornata i valori di umidità possono variare sensibilmente in ragione della temperatura o particolari situazioni climatiche o ambientali. È comunemente accettato che un valore idoneo alla buona qualità respiratoria preveda umidità prossima a valori del 50-55% di u.r. La presenza di aria eccessivamente asciutta produce secchezza alle vie respiratorie superiori, aumenta la volatilità e la trasmissione di polveri e batteri, a causa di una elevata elettrostaticità dell’aria. Ne consegue una respirazione di scarsa qualità con ripercussioni sulla salute.
Come funziona un deumidificatore?
I deumidificatori sono apparecchi a ciclo frigorifero il cui funzionamento si basa sul principio fisico per cui l’aria, quando viene a contatto di una superficie fredda, la bagna cedendo umidità sotto forma di gocce di condensa. In pratica una macchina frigorifera mantiene freddo un serpentino attraverso il quale viene fatta passare l’aria che si raffredda e deumidifica. Successivamente passando attraverso uno scambiatore di calore caldo l’aria si riscalda per tornare in ambiente deumidificata ed a temperatura leggermente superiore a quella iniziale. L’aria viene aspirata dalla parte posteriore dell’apparecchio, attraversa nell’ordine il filtro depolveratore, il serpentino freddo di alluminio (evaporatore), lo scambiatore caldo (condensatore). Successivamente il ventilatore espelle l’aria attraverso la griglia frontale reimmettendola nell’ambiente.
L’acqua condensata viene raccolta in una tanica. Un microinterruttore arresta l’apparecchio quando il livello dell’acqua nella tanica raggiunge un opportuno livello provocando il sollevamento del galleggiante. L’umidostato consente il funzionamento del deumidificatore quando l’umidità in ambiente è più elevata del livello impostato. L’umidostato attiva e disattiva il funzionamento dell’unità, a seconda del valore impostato. Una scheda elettronica gestisce lo sbrinamento ed impedisce dannose partenze ravvicinate del compressore ritardandone l’avviamento.
Come scegliere il proprio deumidificatore?
Preferire un modello di deumidificatore piuttosto che un altro, una volta individuata la tipologia che fa al caso vostro, dipende da diverse variabili: dalle dimensioni delle stanze che si devono deumidificare, dal tipo di arredamento presente all’interno, dalla temperatura media dell’aria.
I deumidificatori hanno lo scarico diretto di condensa?
Si, i deumidificatori Tecnoklima sono tutti predisposti per lo scarico diretto della condensa.
Manutenzione e pulizia deumidificatore: cosa devo fare?
È importante fare proprie alcune regole generali per mantenere correttamente nel tempo il proprio deumidificatore. I filtri devono essere puliti con una certa frequenza, rispettando le indicazioni del produttore. Ogni tipo di operazione di pulizia va fatta, ovviamente, ad apparecchio spento e spina non inserita. Verificare le dimensioni dei filtri rispetto al deumidificatore: maggiori sono le dimensioni, migliori saranno le prestazioni. L’apparecchio non deve mai essere posizionato in modo tale da compromettere il riciclo dell’aria. Per ridurre e limitare costi economici e i consumi, andrebbero chiuse le porte e le finestre del locale da deumidificare: l’elettrodomestico infatti agirà più velocemente.
Il deumidificatore non deve mai essere messo a contatto o nelle vicinanze di superfici calde, come ad esempio termosifoni o stufe, e deve essere posizionato in modo da essere perfettamente stabile. Nel caso in cui il vostro apparecchio non sarà utilizzato per un tempo, si dovrà provvedere a pulire il filtro e la tanica in cui viene accumulata la condensa, dopodiché sarà bene coprire il deumidificatore per proteggerlo dalla polvere e, infine, riporlo in un luogo fresco.
Ha più senso utilizzare i deumidificatori in Inverno o in Estate?
Il deumidificatore è un valido ed utile elettrodomestico per rendere l’aria in ambiente più salubre e per ridurre l’insorgenza di allergie, asma, sinusiti, difficoltà respiratorie. Il deumidificatore oltre ad essere un valido alleato per eliminare/ridurre l’umidità relativa in casa (o in ufficio) durante il periodo invernale, è anche fondamentale per sanare l’aria d’estate e ridurre la temperatura percepita.
Il deumidificatore incide sulla temperatura?
A meno che non siano abbinati ai climatizzatori, i deumidificatori non incidono in modo significativo sulla temperatura dell’ambiente, poiché regolano semplicemente il tasso di umidità. Quest’ultimo si riflette anche sulla percezione del comfort termico all’interno della casa: quando c’è afa il calore si avverte maggiormente e il freddo si sopporta meglio in climi secchi.
Cosa si intende per umidificazione?
L’umidificazione è un’operazione unitaria in cui una corrente di aria insatura viene messa in contatto con acqua, in modo da avere un raffreddamento dell’acqua. Il raffreddamento dell’acqua è dovuto al fatto che l’aria in uscita dalla torre di raffreddamento trascina con sé parte dell’acqua, che quindi evapora, sottraendo calore all’acqua sotto forma di calore latente di evaporazione. Si rende quindi necessaria un’operazione di reintegro dell’acqua nel circuito di raffreddamento.
Perché è importante umidificare le camere dei bambini/neonati?
Quello che è sopportabile per noi lo è spesso molto meno per i bambini e neonati ed è per questo che porre un umidificatore nella loro stanza è sempre buona cosa. I più piccoli sono spesso soggetti ad allergie, raffreddori e infezioni varie delle vie respiratorie e alleggerire l’aria, che è spesso troppo secca nei periodi freddi a causa dei termosifoni, mitigandola con un tasso adeguato di umidità, aiuta a liberare i polmoni, facilità lo scioglimento del muco e la respirazione. Umidificatori ad ultrasuoni ideali per l’inserimento in case e appartamenti, ideali per essere inseriti all’interno di camere da letto grazie alla loro estrema silenziosità, dotati di funzione ionizzatore, vapore caldo e cromoterapia.
Umidificatori: qual è il loro miglior utilizzo per il benessere personale?
In Inverno, con termosifoni accesi e le finestre chiuse, si corre maggiormente il rischio di seccare eccessivamente l’aria che si respira. Questo può portare a effetti indesiderati sull’organismo, come congestioni, mal di gola e secchezza delle vie respiratorie. Si può quindi ricorrere all’umidificatore, un apparecchio elettrico in grado di emettere vapore acqueo e di ristabilire il corretto livello di umidità nell’aria.
È possibile contrastare le allergie primaverili con l’utilizzo degli umidificatori?
Gli umidificatori riescono a catturare, limitare e abbattere le particelle di polvere e di batteri presenti nell’aria, rendendo così l’aria in ambiente pulita e igienizzata. La tecnologia del tutto innovativa degli umidificatori permette di ripulire l’aria con la massima efficacia. Grazie alla loro capacità di ripulire l’aria in ambiente fino al 99%, sono indicati non solo per i bambini piccoli, ma per il benessere di tutta la famiglia.
Quale barriera d’aria scegliere?
La scelta di una barriera a lama d’aria deve sempre essere effettuata da un tecnico competente che sia a conoscenza delle effettive condizioni ambientali di installazione. Le porte a lama d’aria riescono, se ben dimensionate, a isolare due diversi ambienti e ad impedirne o comunque limitare le dispersioni di fresco o caldo. Per una protezione adeguata, la barriera deve essere più larga della porta di almeno 10 cm, specialmente per i modelli con motore laterale. Occorre quindi tenere conto del vento, dell’eventuale presenza di aspiratori all’interno dell’ambiente, trombe di scale che provocano effetto camino, ecc… [dimensionamento gratuito barriere d’aria]
Perché investire in una barriera d’aria?
Negli edifici adibiti ad attività commerciali ed industriali, le cui porte di ingresso vengono molto spesso aperte/chiuse, è necessario limitare l’afflusso indesiderato di aria fredda durante il periodo invernale. Allo stesso modo, se l’edificio è climatizzato, è opportuno proteggerlo durante il periodo estivo contro l’entrata di aria calda. Una porta a lama d’aria, se ben dimensionata, può ridurre i consumi dovuti all’apertura delle porte dal 75% all’85%. I corrispondenti costi operativi sono rappresentati dal consumo di energia dei ventilatori e dalla quota dispersa del calore prodotto dal riscaldatore (se presente), valutabile dal 15% al 25%. Se, basandoci su questi parametri, calcoliamo i costi e i risparmi conseguenti all’uso di una barriera d’aria, nella maggioranza dei casi il tempo di ritorno dell’investimento va da 1 a 3 anni.
Le barriere d’aria sono in grado di contrastare gli insetti volanti?
Le barriere d’aria Tecnoklima proteggono i locali da elementi sgradevoli provenienti dall’esterno, come mosche, zanzare e ogni tipo di insetto volante. Le barriere a lama d’aria Tecnoklima non solo permettono di isolare gli ambienti interni e esterni, ma proteggono anche i locali da elementi sgradevoli provenienti dall’esterno, come ad esempio: mosche, zanzare e ogni tipo di insetto volante. [Scopri di più]
Come funzionano i raffrescatori evaporativi?
Il funzionamento è tanto semplice quanto efficiente: una ventola interna funziona proprio come quelle dei classici ventilatori, ma oltre a spostare l’aria producendo già di per sé un senso di frescura, potrà immettere nella stanza aria dalla temperatura più bassa rispetto ai ventilatori classici. Ciò avviene grazie all’evaporazione di acqua: un sistema filtrante, pannelli che si inumidiscono a contatto con il liquido, fa sì che le ventole stesse, con la loro azione di movimento, inneschino il processo di evaporazione nebulizzando letteralmente l’acqua nell’aria spostata.
Il consumo di elettricità è alto tanto quello dell’aria condizionata?
No, molto meno. I condizionatori d’aria evaporativi hanno un consumo bassissimo. Meno di un asciugacapelli. Il consumo è 1/8 circa di un condizionatore d’aria.
C’è un aumento di umidità nell’ambiente?
Sì, ma non sarà evidente finché manterremo porte e finestre aperte o avremo sistemi di estrazione dell’aria per consentire l’evacuazione dell’umidità evitando così la possibile condensa.
Mantenendo porte e finestre aperte, l’aria calda e la polvere entreranno?
No, perché si genera una leggera corrente d’aria che non permette a polvere ed aria calda di entrare dall’esterno.
Funzionano allo steso modo con le finestre aperte?
Questo sistema di raffreddamento, a differenza dell’aria condizionata, ha bisogno che la stanza sia aperta poiché, spingendo l’aria all’interno in modo forzato, ha bisogno dell’esistenza di una presa d’aria. In questo modo spostiamo aria calda e generiamo una piacevole circolazione di aria fresca.
Di quale manutenzione hanno bisogno questi dispositivi?
La manutenzione necessaria è minima grazie agli automatismi incorporati nelle apparecchiature Breezair, come il rilevatore di qualità dell’acqua elettrolitico, il drenaggio automatico e programmabile o la chiusura automatica del condotto. Tuttavia, consigliamo di eseguire almeno una pulizia e un’ispezione annuali, che possono essere eseguite dal personale di manutenzione della propria azienda.
Quale è il consumo dell’acqua?
Il consumo d’acqua dipenderà dalla temperatura e dall’umidità dell’aria esterna: più secca è l’aria esterna, maggiore è il consumo d’ acqua e maggiore è il raffreddamento. L’acqua non viene sprecata, viene fornita all’aria per raffreddarla. Il consumo medio d’acqua è di 30 litri all’ora.
Quanto è possibile ridurre la temperatura?
Dipende dalle condizioni meteorologiche, cioè dalla temperatura dell’aria esterna e dalla sua umidità. Più calda e secca è la giornata, più fresco generano i raffrescatori evaporativi.