


Raffrescatori evaporativi VS Climatizzatori
Quello del caldo afoso è un problema ricorrente per tutti quegli ambienti industriali e produttivi dove risulta impossibile o economicamente poco vantaggioso installare un impianto di condizionamento tradizionale. Soprattutto nella stagione più calda infatti, l’elevata temperatura che viene a crearsi negli ambienti di lavoro crea un microclima insopportabile sia per i macchinari che per gli operatori, influenzando in maniera negativa la produttività e la sicurezza sul lavoro. I tradizionali impianti di condizionamento sono poco adattii per trattare grandi volumi d’aria, per l’impossibilità di tenere porte e finestre chiuse, ma anche per i costi elevati di installazione, funzionamento, esercizio e gestione. I condizionatori e i climatizzatori classici utilizzano, inoltre, gas refrigeranti tossici per l’atmosfera, oltre ad essere altamente energivori e dispendiosi.
Raffrescatori evaporativi
- Immette aria esterna e ricambia d’aria degli ambienti fino a 25 volte in un’ora, arricchendola di ossigeno.
- Può funzionare con porte e finestre aperte, e può essere utilizzato anche all’esterno.
- I pannelli evaporativi eliminano polveri e agenti inquinanti presenti nell’aria, purificando costantemente l’ambiente.
- Consuma solo l’energia elettrica necessaria per azionare il ventilatore e un’esigua quantità di acqua.
- Non utilizza gas refrigeranti ma solo acqua, sfruttando il principio naturale dell’evaporazione.
- Ideale per impianti produttivi e industriali, anche su grandi superfici e per ambienti con porte e finestre aperte.
- Gestione parzializzata o differenziata per un raffrescamento localizzato di diverse zone o di singoli macchinari.
- Miglioramento dell’igiene dell’aria e del comfort ambientale, con effetti positivi sulla produttività e sulla sicurezza del lavoro.
- Costi di acquisto, installazione e di gestione estremamente bassi.
Climatizzatori
- Ricircolo continuo della stessa aria, viziata, povera di ossigeno e ricca di agenti inquinanti.
- Deve essere utilizzato solamente con porte e finestre chiuse.
- Se i filtri non vengono puliti, polveri e scorie che si accumulano al loro interno vengono rimesse continuamente in circolazione.
- Consuma elevate quantità di energia e necessita di certificazioni per l’installazione.
- Per raffreddare o riscaldare utilizza gas tossici per l’ambiente e dannosi per l’ozono.
- Costoso e inefficace nei grandi ambienti; inefficace se c’è uno scambio d’aria con l’esterno.
- Non utilizzabile per la climatizzazione localizzata di singole aree o di singoli macchinari.
- Il ricircolo continuo della stessa aria, la presenza di sporco all’interno dei filtri, l’elevato scarto termico e l’eccessiva deumidificazione, rendono gli ambienti climatizzati poco igienici.
- Elevati costi di acquisto, di installazione, di gestione e di manutenzione.